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Anniversari al Museo: Celebrato il 45° anno del pontificato di Papa Giovanni Paolo II°

Grande affluenza al Museo della Pace per le celebrazioni del 45° Anniversario dall’inizio del pontificato di Papa Giovanni Paolo II° avvenuto il 16 ottobre del 1978.
Nelle sale e nella Cappella dedicata momenti di preghiera e di incontri si sono intervallati con la proiezione di video e testimonianze su San Giovanni Paolo II°: il Papa che ha cambiato la storia del ‘900.

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Anniversari al Museo: cento anni dalla nascita di Italo Calvino

Folla di visitatori al Museo della Pace ed agli Stati Uniti del Mondo per il centenario dalla nascita di Italo Calvino.
In questa occasione sui grandi schermi videowall sono state riproposte le opere più importanti e le interviste al grande scrittore, protagonista della storia della letteratura italiana.
Ai visitatori è stata donato un esemplare del libro di Enrica Maria Ferrara “Calvino e il mare dell’altro”, edito dalla Fondazione Mediterraneo.

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25° Anniversario dell'Accademia del Mediterraneo

Si è svolta presso la sede degli Stati Uniti del Mondo e del Museo della Pace la cerimonia per il 25° anniversario della costituzione dell'”Accademia del Mediterraneo” - sezione autonoma degli Stati Uniti del Mondo - avvenuta a Napoli il 10 ottobre 1998.
Il Segretario Generale Michele Capasso ha sottolineato l’importanza dell’istituzione voluta da 35 Paesi euro mediterranei ed il ruolo fondamentale assunto in questo quarto di secolo per promuovere la pace ed il dialogo nella regione euro mediterranea e nel mondo.

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Appello per la Pace tra Israele e Palestina

Gli “Stati Uniti del Mondo” e la “Fondazione Mediterraneo”, presenti con la propria rete per iniziative umanitarie,  lanciano da Gaza un appello accorato affinché siano sospese le azioni di guerra iniziate con l’insensato assalto di Hamas ad Israele.
La cieca fiducia nella forza ha distrutto ogni compassione, ha respinto ogni dialogo e avanza orgogliosa a Gaza tra le rovine e la morte di centinaia di civili così come in tanti villaggi in Israele tra la paura e le vittime degli oltre 3.000 razzi provenienti da Gaza.
L'Europa ed i Governi dell'Occidente, come furono muti quando si preparava e perpetrava l'olocausto degli ebrei, adesso tergiversano con vuote parole, in attesa che, i combattimenti conclusi, il vincitore conceda loro la parvenza di avere mediato la pace. 
Spetta alla società civile d'insorgere e dire basta!
Dire chiaro e forte che i valori umani, che sono la faticosa conquista della sua storia e la gloria della sua cultura, devono essere sempre rispettati, ora e subito, a Gaza, a Tel Aviv, a Gerusalemme e dovunque nel mondo.
“Con il cuore infranto – affermano gli Stati Uniti del Mondo – assistiamo a questa ennesima ripresa del conflitto Israelo-Palestinese. I tanti sforzi da noi profusi, i tanti Appelli diffusi in tutto il mondo, gli incontri nella nostra sede di Napoli con Shimon Peres, Arafat, Abu Mazen, Mubarak ed altri esponenti dei Paesi arabi avevano condotto ad un concreto avanzamento nel processo di pace. Gli Stati Uniti del Mondo si sono da sempre proposti come luogo istituzionale di dialogo analizzando concretamente  prospettive di soluzione del conflitto per costruire risposte condivise di pace”.

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Membri degli Stati Uniti del Mondo all'apertura della XVIa Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi

Si è aperta in Vaticano la XVIa Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi i cui lavori termineranno alla fine di ottobre 2023.
Papa Francesco ha aperto all’ascolto anche laici ed esponenti della Società civile: tra questi alcuni membri degli “Stati Uniti del Mondo” e della “Fondazione Mediterraneo”.
“Il Sinodo non è un parlamento né una dogana”. Lo ha ripetuto più volte il Papa, nella Messa che nel giorno di San Francesco, 4 ottobre, ha aperto il Sinodo dei vescovi, con la partecipazione  con diritto di voto di anche altri componenti del Popolo di Dio. E nel pomeriggio lo ha ribadito anche nel discorso rivolto ai padri sinodali riuniti nell'Aula Paolo VI.
Papa Francesco ha insistito sul fatto che non si deve guardare a questa assise come a un luogo di scontro su questo o quel problema (“aprire certe porte”, ha aggiunto a braccio), ma come un camminare insieme per mettersi in ascolto di Dio. “Siamo all’apertura dell’Assemblea Sinodale – ha ricordato -. E non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche. Non siamo qui per portare avanti una riunione parlamentare o un piano di riforme. No. Siamo qui per camminare insieme con lo sguardo di Gesù, che benedice il Padre e accoglie quanti sono affaticati e oppressi. Partiamo dunque dallo sguardo di Gesù, che è uno sguardo benedicente e accogliente”.

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