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Il cordoglio degli Stati Uniti del Mondo per le vittime in Marocco

Gli Stati Uniti del Mondo - con le sezioni autonome “Fondazione Mediterraneo” e “Accademia del Mediterraneo” - hanno espresso al re Mohammed VI ed ai membri marocchini dell’istituzione il profondo cordoglio per le migliaia di vittime causate dal forte terremoto nella regione di Marrakech.
La sede di Marrakech degli Stati Uniti del Mondo - diretta dal Prof. Lhassan Hbid in collaborazione con il prof. Mohamed Knidiri - con il coordinamento del Segretario generale prof. Michele Capasso, sta attivando le migliori sinergie per fare “cordata” e per fornire aiuti concreti alle popolazioni colpite dal sisma.
E proprio il Segretario generale Capasso ha espresso la profonda commozione per un popolo a cui è fortemente legato e ad una città, Marrakech, che considera la sua “seconda patria”.

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In occasione della ricorrenza dell'omicidio Dalla Chiesa riflettiamo insieme: a che punto è la lotta alle mafie? Di Giuseppe Lumia

Sono passati tanti anni dalla strage di Via Carini, a Palermo, dove caddero il valoroso e geniale Generale-Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la giovane moglie Emanuela Setti Carraro e il fidato agente di scorta Domenico Russo
Sono passati anche molti anni dall’avvio, sempre in quel momento storico, di una fase inedita nell’approccio alla lotta alle mafie del nostro Paese, fino ad allora supino e caratterizzato dal tardivo intervento “del giorno dopo”. 
Certo, è stato fatto un passo avanti, ma dal fiato corto, emergenziale e sempre in ritardo rispetto alle strategie mafiose: prima queste colpiscono e dopo lo Stato reagisce; prima calpestano i diritti umani, attentando agli equilibri sociali, economici, democratici, con il riciclaggio, il traffico di droga, le estorsioni e il controllo degli appalti e della spesa pubblica, con il voto di scambio e l’infiltrazione nelle istituzioni e nell’apparato burocratico, e solo dopo si corre ai ripari; prima si scoprono collusioni e responsabilità istituzionali e dopo si cerca di cucire dei rattoppi. 
La stessa legge “Rognoni-La Torre”, sul riconoscimento dell’associazione mafiosa con il 416-bis e sull’aggressione alle ricchezze dei mafiosi, tanto apprezzata anche da Dalla Chiesa, fu approvata solo il 13 Settembre dal Parlamento, cioè dopo che proprio quell’anno furono uccisi sia chi l’aveva promossa, Pio La Torre, il 30 Aprile, sia chi l’aveva ampiamente sostenuta, Carlo Alberto Dalla Chiesa, appunto il 3 Settembre. 
La stessa storia si è ripetuta all’inizio dei terribili anni Novanta. L’insieme di norme in cui si sostanzia la dirompente intuizione del “doppio binario”, proposta da Giovanni Falcone, con il 41-bis, l’ergastolo ostativo, la costituzione delle Distrettuali Antimafia e della Procura Antimafia e la nascita della DIA, fu licenziato dal Parlamento solo dopo che si consumarono le stragi di Capaci e di Via D’Amelio del 1992. 
Raramente, lungo la travagliata via crucis della lotta alle mafie, abbiamo conosciuto “l’Antimafia del giorno prima”, quella che sa prevenire, anticipare e disarticolare il sistema di potere soprattutto collusivo delle varie organizzazioni mafiose e ottenere pertanto risultati di liberazione dal condizionamento mafioso. 

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Papa Francesco in Mongolia

Una delegazione degli Stati Uniti del Mondo ha partecipato in Mongolia agli incontri con Papa Francesco.
Il prefetto apostolico di Ulaanbaatar traccia un bilancio del 43° viaggio apostolico di Francesco, "viandante di pace".
"Tanti mi hanno scritto perché colpiti dalle parole del Santo Padre che hanno esaltato bellezza e valore della storia e del popolo mongolo" afferma il giovane cardinale e prosegue: “Dal Papa un messaggio per il mondo e i Paesi vicini: "Ha mostrato che non è tutto determinato solo da logiche di calcolo, potere, prevaricazione".
Il più giovane cardinale della Chiesa (49 anni), Giorgio Marengo, è felice  per la soddisfazione di una visita, da poco conclusa, quella del Papa in Mongolia, di cui lui è uno degli artefici, che ha dato "grandi risultati" per il presente e il futuro del Paese. E non solo. Risultati peraltro "inaspettati" per una Chiesa senza numeri né mezzi che si è trovata a dover organizzare un evento che ha segnato una prima volta nella storia: il viaggio di un Pontefice nella terra di Gengis Khan, cerniera centroasiatica stretta tra la Russia e la Cina, casa di una "Chiesa bambina" di poco meno di 1.500 battezzati.
Il Cardinale Marengo, anzi, “padre Giorgio” come tutti la chiamano qui, parla di “grazia totale”, di un “dono immenso” perché la gioia di avere qui il Santo Padre, con la sua testimonianza così umile, semplice e vicina ha subito creato una sintonia con la gente, con persone di ogni background possibile.
Il Segretario Generale Michele Capasso ricorda l’importanza dei piccoli Paesi per preservare valori e memorie e sottolinea il ruolo dei Paesi asiatici nello sviluppo degli Stati Uniti del Mondo.

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Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo partecipano alla 729a "Perdonanza Celestiniana"

Una delegazione degli Stati Uniti del Mondo e della Fondazione Mediterraneo ha partecipato alla 729a edizione della “Perdonanza Celestiniana” culminata con l’apertura della Porta Santa.
Il Segretario Generale Michele Capasso ha sottolineato l’importanza dei riti e dei simboli per la costruzione di un vero dialogo e di una pace duratura.
In questa occasione è stato proposto di associare la Perdonanza agli Stati Uniti del Mondo e la richiesta sarà sottoposta al prossimo Consiglio degli Ambasciatori.

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Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo al XV BRICS Summit

Una delegazione degli Stati Uniti del Mondo e della Fondazione Mediterraneo ha partecipato in qualità di “osservatori” al XV BRICS Summit che riunisce per 3 giorni in Sud Africa i Paesi membri: Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa. Tra le priorità allineare gli interessi economici all’interno di un’agenda comune.
Nella dichiarazione finale, al punto 91, si invitano l’Argentina, l’Egitto, l’Etiopia, l’Iran, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti ad unirsi all’organizzazione internazionale: questi Paesi hanno aderito e dal 1 gennaio 2024 faranno parte a pieno titolo del BRICS.
Il Segretario Generale prof. Michele Capasso, pur apprezzando il valore e gli intenti dell’organismo BRICS, ha allertato sui rischi di frammentazione e di contrapposizione con altre organizzazioni internazionali, in primis le Nazioni Unite.
Da qui l’importanza della Costituzione degli Stati uniti del Mondo che con il motto TERRA E PACE può riunire le varie istanza con l’unico obiettivo di salvare il pianeta ed assicurare la pace attraverso la solidarietà e l’equa ripartizione dei beni e delle risorse comuni disponibili.

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