Gli Stati Uniti del Mondo hanno celebrato in varie città dei 5 continenti il “World Water Day”. In particolare, nella sede istituzionale di Napoli, il Segretario Generale Michele Capasso ha sottolineato l’urgenza di tutelare la risorsa acqua, specialmente in questo momento difficile della storia dell’umanità caratterizzato da guerre, pandemie, ingiustizie sociali, cambiamenti climatici. Gli scienziati presenti hanno rilanciato l’Appello degli Stati Uniti del Mondo per una collaborazione universale in grado di ridurre i disastri della siccità, utilizzando gli esempi di buona pratica come le tecnologie israeliane per la desalinizzazione delle acque marine.
Una delegazione degli “Stati Uniti del Mondo” ha partecipato a Roma alla manifestazione per gli “Stati Uniti d’Europa”. Ecco la dichiarazione del Segretario generale Michele Capasso: “Per chi, come me, da quarant’anni, complice il compianto fraterno amico Gerardo Marotta, lotta per costituire gli “STATI UNITI D’EUROPA” nel quadro degli “STATI UNITI DEL MONDO”. Per chi, come me, ha profuso ogni impegno ed ogni risorsa per allertare sul pericolo per le nuove generazioni senza un’Europa politica con difesa, politica estera ed economia comuni. Per chi, come me, ha rivolto appello a tutti i presidenti della Commissione europea e del Parlamento europee dal 1990 ad oggi.
Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo hanno voluto celebrare la “Giornata internazionale della Donna” 2025 dedicandola alle donne ucraine: vittime innocenti di una guerra fratricida nel cuore dell’Europa. Per tutta la giornata i 107 grandi schermi videowall del Museo della Pace MAMT di Napoli hanno proiettato immagini delle donne ucraine violate nella loro dignità e nella loro vita. Per NON DIMENTICARE quella che appare sempre di più una tragedia di proporzioni immani. Il presidente Capasso si è così rivolto alle donne presenti ed a quelle collegate webinar: “Vogliamo dedicare questo 8 marzo 2025 alle donne ucraine che resistono, che curano, che fuggono, che lottano per la vita, che piangono, che si oppongono contro la guerra di Putin, che sperano nell’Europa, che ci chiedono di aiutarle. Le immagini delle donne ucraine vittime della guerra scorrono davanti ai nostri occhi ormai disabituati a questo spettacolo nel cuore dell’Europa: migliaia di morti, centinaia di migliaia di trasferiti o esiliati, città e villaggi in rovina, ponti ed edifici distrutti a colpi di cannone, monumenti di cultura o di fede profanati, violenze e umiliazioni di ogni specie, innumerevoli esistenze di gente semplice mutilate o lacerate per sempre. La sofferenza umana non si può riassumere. Si può andare oltre? Questa domanda è rivolta nello stesso tempo alla Russia che ha invaso l’Ucraina ma anche a coloro che hanno fatto così poco per fermare questa guerra nel cuore dell’Europa. Che dire, di fronte a una tale tragedia, di un’ONU inadatta ai cambiamenti del nostro mondo con regole burocrazie e veti che impediscono una reale azione di pace; di una NATO rimasta prigioniera di arcaici modelli di difesa; di una Unione Europea che si preoccupa così poco del resto dell’Europa se non per esigenze economiche e seguendo la legge dei mercati e dei mercanti; di una Russia che tenta di riprendere il posto dell’ex Unione Sovietica utilizzando la forza e la violenza, di tutti questi giochi appena mascherati dalle grandi potenze e dai loro interessi? Accordi costantemente traditi, patti derisi e negoziatori resi ridicoli, risoluzioni internazionali ignorate, convogli umanitari divenuti essi stessi bersagli della rabbia micidiale. La Russia ha provocato una guerra nel cuore dell’Europa, contro un “Paese-Fratello”: l’Ucraina. Una guerra europea che viene condotta secondo criteri arcaici e dispotici contrari a qualunque logica. Una guerra moralmente illegittima e priva d'un fondamento giuridico. Una guerra soprattutto combattuta causando umiliazioni, sofferenze, genocidi, violazioni, massacri programmati e preannunziati le cui vittime sono essenzialmente le donne ed i bambini. In questa giornata vogliamo rendere omaggio alle donne dell’Ucraina alle quali va il nostro pensiero ed il nostro aiuto. Gettiamo di nuovo una bottiglia nel nostro mare con un comune appello destinato a ciò che resta delle coscienze sulle nostre rive”.
Il Segretario generale Michele Capasso ha partecipato alle presentazioni del libro scritto dal vescovo di Assisi Domenico Sorrentino dal titolo “CARLO ACUTIS. SULLE ORME DI FRANCESCO E CHIARA D’ASSISI – Originali e non fotocopie” (Edizioni francescane italiane), svoltesi a Napoli e a Scampia. Nel corso del suo intervento Michele Capasso ha ricordato le simili origini vesuviane con il vescovo Domenico (Boscotrecase e San Sebastiano al Vesuvio), la figura del padre Raffaele (Sindaco della ricostruzione) e la nomina di Carlo Acutis ad Ambasciatore alla memoria degli Stati Uniti del Mondo. Concludendo l’intervento Capasso ha sottolineato l’importanza della prossima apertura del percorso emozionale dedicato a Carlo Acutis nel Museo della Pace MAMT con una Cappella a lui dedicata, che si affianca a quelle con le reliquie di Don Bosco, Madre Mazzarello, Giovanni Paolo II, Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta. A conclusione vi è stato uno scambio di libri con dedica: “Raffaele, il Sindaco” a don Domenico e “Carlo Acutis” a Michele.
Si è svolta una riunione preparatoria per coordinare gli eventi in programma per l'anno 2025 nell'ambito del programma "PACE È AZIONE". "Il momento storico attuale è tragicamente fondato sulle parole "guerra", "riarmo dell'Europa", rafforzamento degli arsenali nucleari: la parola PACE non esiste più se non raramente negli accorati appelli di Papa Francesco e di qualche uomo di Stato illuminato: di qui l'urgenza di profondere ogni sforzo per riaffermare il valore ineludibile della PACE come garanzia della sopravvivenza dell'umanità". Questa la sintesi del comunicato conclusivo. Tra le iniziative la collaborazione al programma UNAOC delle Nazioni Unite per la pace.